Che cos’e’ la Chirurgia Orale
La chirurgia orale comprende tutti gli interventi eseguibili in anestesia locale che possono essere effettuati nell’ambito del cavo orale.
Sono pertanto di pertinenza della chirurgia orale le avulsioni dentarie di elementi non piu’ trattabili, le avulsioni dei denti inclusi e/o malposizionati, il trattamento di ascessi, amputazioni di apici radicolari (apicectomie) e la rimozione di cisti.
Una volta tolto un dente, la soluzione immediata per mantenere un bel sorriso e’ la sua sostituzione con le moderne tecniche di implantologia che ripristinano una corretta estetica. L’immediata sostituzione del dente mancante e’ importante per evitare che i denti sani si spostino verso lo spazio vuoto creando problemi alla masticazione e conseguentemente alla salute di tutto l’individuo.
Grazie alla sua frequentazione pluriennale nel reparto di Chirurgia Orale della clinica Odontoiatrica dell’Universita’ di Milano, il Dott. Emilio Maschera ha fatto della Chirurgia Orale uno dei punti di forza dello Studio Colombo.
Avulsioni, ascessi
Avulsioni
L’elemento dentario che piu’ frequentemente viene estratto perche’ incluso o malposizionato e’ il dente del giudizio. Tuttavia, anche tutti gli altri elementi dentari, con una frequenza decisamente inferiore, possono richiedere l’avulsione per motivi legati alla loro posizione, a trattamenti ortodontici, per formazione di tasche parodontali o per carie destruenti. Nei pazienti candidati alla sostituzione di elementi dentarii estratti con impianti, sussite l’indicazione alla preservazione di siti post-estrattivi, attraverso l’innesto di biomateriale, che ha la funzione di ottimizzare la guarigione.
Ascessi
Per ascesso si intende la formazione di una raccolta purulenta (pus) in una cavita’ neoformata conseguente ad una infezione batterica.
La terapia consiste nell’incisione dell’ascesso per il drenaggio del pus e nella terapia antibiotica mirata.
Apicectomie, rimozione di cisti
Apicectomie
L’apicectomia e’ un piccolo intervento chirurgico rivolto a rimuovere il granuloma apicale nei denti malati in cui la terapia canalare tradizionale non e’ possibile.
In molti casi, la rimozione del granuloma si associa alla asportazione dell’apice radicolare.
L’indicazione piu’ frequente per l’apicectomia e’ l’insuccesso di una terapia endodontica di un elemento dentario la cui conservazione e’ ritenuta necessaria.
Cisti
La cisti e’ una formazione patologica che presenta una forma generalmente sferica ed ha la tendenza ad un lento accrescimento a spese dei tessuti circostanti.
L’aumento di volume di una cisti puo’ portare al riassorbimento delle radici di denti contigui e dei tessuti ossei che la contengono. In altre occasioni si puo’ verificare la dislocazione degli elementi dentali adiacenti.
La posizione e la velocita’ di crescita di una cisti sono due dei fattori che il dentista prende in considerazione nel decidere se procedere alla rimozione chirurgica della stessa o monitorarla nel tempo tramite controlli clinici e radiografici periodici.
Perche’ spesso dobbiamo togliere il dente del giudizio?
La frequente inclusione ossea e mucosa del dente del giudizio nell’eta’ adulta ha radici in tempi molto lontani. Filogeneticamente, l’assunzione da parte dell’uomo preistorico della postura eretta e il graduale aumento della massa cerebrale hanno determinato una riduzione della grandezza della mandibola e del mascellare superiore cui non si e’ accompagnata un’adeguata riduzione della dimensione e/o del numero dei denti.
Le conseguenze sono rappresentate dalla mancanza di un adeguato spazio lungo le arcate per tutti gli elementi dentali. Da cui un aumento dell’incidenza delle malocclusioni ed una maggiore difficolta’ per un’eruzione normale dei denti del giudizio.
I terzi molari vanno controllati a partire dai 14-16 anni. Gia’ a questa eta’ e’ possibile una precoce analisi sul futuro spazio disponibile per una corretta eruzione dei terzi molari. Il controllo viene effettuato tramite esame radiografico: ortopantomografia e tomografia computerizzata (TAC).
Disodontiasi del dente del giudizio
Quando un terzo molare non ha sufficiente spazio per erompere completamente o e’ posto in una posizione anomala si manifesta facilmente un’infiammazione della gengiva, del parodonto profondo, dell’osso e del dente vicino che prende il nome di pericoronarite e che si configura come un quadro clinico definito “disodontiasi del terzo molare”.
La terapia antibiotico-analgesica e’ indicata contro il dolore causato dal dente del giudizio. Il dolore associato alla pericoronarite e’ una delle cause piu’ frequenti di avulsione dei terzi molari; l’incidenza e’ maggiore nell’arcata inferiore. E’ possibile una remissione con un trattamento antibiotico-analgesico, ma la recidiva e’ un evento frequente.
I terzi molari inclusi in stretta prossimita’ di un secondo molare comportano quasi sempre un danno dei tessuti di quest’ultimo e talvolta sono tali da determinarne la perdita. Piu’ tardi si interviene con l’avulsione del terzo molare incluso, piu’ le lesioni a carico del secondo molare potranno diventare irreversibili.
L’eta’ ideale per togliere il dente del giudiziore il dente del giudizio?
La chirurgia dei terzi molari rappresenta in genere per i pazienti un evento temuto e quindi da evitare o quanto meno da procrastinare nel tempo. Tale atteggiamento non deve ritenersi corretto. Quando esistono problemi a carico dei terzi molari, va ricordato che l’aggravamento della patologia e’ progressivo. Si deve inoltre segnalare che esiste un consenso generale sul fatto che le complicanze chirurgiche sono molto meno frequenti se si interviene tra i 17 e i 20 anni. A questa eta’ le radici sono formate per due terzi, l’osso e’ relativamente elastico, il legamento parodontale e’ lasso e spesso, quindi l’intervento e’ piu’ semplice e la guarigione post-chirurgica e’ rapida. Gli studi dimostrano che i pazienti piu’ giovani hanno un decorso operatorio e post-operatorio significativamente migliore rispetto ai pazienti piu’ anziani. L’eta’ ideale per la chirurgia dei terzi molari e’ tra i 15 e i 25 anni.
Terapia farmacologica per l’intervento chirurgico
Nella chirurgia estrattiva dei terzi molari e’ necessario il supporto di una terapia medica farmacologica sia nel periodo pre-operatorio, sia durante l’intervento, sia nel decorso post-operatorio.
Il tipo di terapia deve essere deciso di volta in volta da parte del medico. Prima e dopo l’intervento il paziente deve seguire scrupolosamente le prescrizioni mediche e farmacologiche ricevute.
Una volta stabilito il giorno dell’intervento per l’estrazione di un terzo molare e’ necessario che il paziente si presenti all’appuntamento con tutta la documentazione radiografica.
In genere tutti i pazienti arrivano all’intervento con ansia, timori e paure che possono determinare una diminuzione della soglia del dolore. Esiste la possibilita’ di diminuire l’ansia con una terapia farmacologica adatta o di eseguire l’intervento in sedazione cosciente, cioe’ in anestesia locale assistita dall’anestesista. Chirurgo ed anestesista vi sapranno proporre la soluzione piu’ adatta al vostro intervento.
Terapia farmacologica per l’intervento chirurgico
Nella chirurgia estrattiva dei terzi molari e’ necessario il supporto di una terapia medica farmacologica sia nel periodo pre-operatorio, sia durante l’intervento, sia nel decorso post-operatorio.
Il tipo di terapia deve essere deciso di volta in volta da parte del medico. Prima e dopo l’intervento il paziente deve seguire scrupolosamente le prescrizioni mediche e farmacologiche ricevute.
Una volta stabilito il giorno dell’intervento per l’estrazione di un terzo molare e’ necessario che il paziente si presenti all’appuntamento con tutta la documentazione radiografica.
In genere tutti i pazienti arrivano all’intervento con ansia, timori e paure che possono determinare una diminuzione della soglia del dolore. Esiste la possibilita’ di diminuire l’ansia con una terapia farmacologica adatta o di eseguire l’intervento in sedazione cosciente, cioe’ in anestesia locale assistita dall’anestesista. Chirurgo ed anestesista vi sapranno proporre la soluzione piu’ adatta al vostro intervento.